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Amici sportivi di Cinquefrondi tornate pure a casa, lo spettacolo è finito. Deponete in un cassetto il vostro entusiasmo per i colori cittadini, abbandonate i sogni di gloria per le formazioni paesane di pallavolo e calcio. Tutto è finito, ciò che è stato è stato.
I cinquefrondesi ricorderanno a lungo questi ultimi due giorni, giovedì e venerdì 6 e 7 luglio 2023, giorni di lutto sportivo e di amarezza, perchè in un colpo solo le bandiere della Jolly Pallavolo e della Cinquefrondese sono state ammainate. E’ stato infatti ufficializzato che il nostro paese non avrà più la sua squadra nella Serie B nazionale di pallavolo, e la Cinquefrondese non parteciperà più al campionato di Promozione calabrese, anzi non esisterà proprio più.
Si tratta, come si può intuire, di notizie che non avremmo mai voluto sapere e che a nessuna persona di buon senso possono far piacere. Le esaltanti stagioni sportive degli ultimi anni, vissute nel nome di Cinquefrondi, saranno archiviate come bei ricordi del tempo andato. Il futuro prossimo, cioè la stagione sportiva che comincerà fra settembre e ottobre ci dice semplicemente e tristemente che Cinquefrondi non sarà più in campo. Non lo sarà nella pallavolo e nemmeno nel calcio. Addio e tutti a casa.
La Jolly ha reso noto ieri con un comunicato (che riportiamo in fondo all’articolo) di aver scelto di fermarsi per l’impossibilità di far fronte ai costi economici della partecipazione al campionato di Serie B. I finanziamenti e gli sponsor trovati dalla dirigenza non sono stati sufficienti a garantire la copertura dei costi, altri finanziatori nonn si sono fatti avanti, e così il club ha preso atto di non avere i mezzi per proseguire e ha deciso di ritirarsi dalla Serie B, annunciando comunque di voler ripartire con un nuovo progetto con le formazioni giovanili. Anni e anni di lavoro e fatica e soddisfazioni sportive andate in fumo.Si ricomincia dunque da zero.
La Cinquefrondese calcio è stata invece costretta a fermarsi perchè semplicemente non ha più un campo nel quale giocare. Nella stagione da poco conclusa la squadra ha giocato fuori paese le gare ‘casalinghe’, talvolta molto lontano, perchè il campo di gioco cittadino ha misure non regolari e deve essere allargato di alcuni metri. E finchè non lo sarà, la Lega Calcio non consente vi si disputino gare ufficiali. Il club da tempo ha sollecitato il Comune a provvedere, però finora il campo è rimasto lo stesso, e dunque anche il prossimo campionato si dovrebbe giocare come il precedente, sempre fuori casa. Un fatto oggettivamente problematico. Così, dopo aver valutato tutte le possibilità, compresa quella assai scomoda e costosa di continuare a cercare ogni domenica un qualche campo della provincia disponibile, la dirigenza ha concluso che non è possibile andare avanti così ed ha deciso di arrendersi e gettare la spugna.
Ai dirigenti della Jolly e della Cinquefrondese vanno fatti grandi ringraziamenti per ciò che hanno dato allo sport cittadino in questi anni, spendendo soldi di tasca propria ed energie infinite per seguire una passione e regalare ai tifosi spettacolo e emozioni. Con scarse risorse economiche e tanti sacrifici hanno consentito a centinaia di giovani di praticare lo sport a livello agonistico elevato ed hanno tenuto alto il nome di Cinquefrondi. Tanto di cappello a tutti loro e piena comprensione per lo stato di difficoltà che li ha portati, per motivi diversi, a scelte drastiche e dolorose, la cui responsabilità però non è sulle loro spalle.
La Jolly solo un paio di anni fa ha sfiorato la Serie A nazionale, un traguardo impensabile negli anni Settanta quando l’avv. Italo Bonini e pochi altri diedero il via a questa meravigliosa avventura nella palestra della scuola media.
La Cinquefrondese dell’avv. Giuseppe Bellocco è arrivata a un passo dai semiprofessionisti del calcio in Calabria e l’ha fatto inseguendo i risultati con tenacia e determinazione dopo essere ripartita da zero nel 2017, reiscrivendo al campionato un club che non esisteva più da tanti anni. Ora anche questa storia è finita
E’ brutto dirlo ma per lo sport a Cinquefrondi il futuro è nero, e se la pallavolo continuerà a esistere con le formazioni giovanili, il calcio a questo punto sembra invece definitivamente morto e sepolto, e difficilmente in futuro nascerà una terza versione della Cinquefrondese. In questo contesto appare paradossale che nella stagione appena conclusa la formazione biancoceleste abbia conquistato il Premio Disciplina; la Cinquefrondese infatti è stata premiata come la squadra più corretta del Girone B di Promozione per comportamento in campo e rispetto per gli avversari, “un premio alla correttezza e alla grande professionalità dimostrate negli anni e confermate nell’ultima difficile stagione” ha scritto il club nella sua pagina ufficiale, preludio al comunicato di oggi, quello più doloroso e inatteso con il quale si annuncia formalmente l’addio: la Cinquefrondese si fonde infatti con la Pro Pellaro e sarà quest’ultima a disputare il Campionato di promozione calabrese.
Ecco il comunicato ufficiale con cui la Jolly ha annnciato la sua decisione:
Questo è il triste epilogo determinato dall’atteggiamento sempre ostile dell’amministrazione comunale verso la società U. S. D. Cinquefrondese.
Nonostante lo sport nella nostra cittadina sia morto e sepolto, secondo loro, Cinquefrondi cresce 🤔
Prima d’ogni altra considerazione mi unisco alle espressioni di ringraziamento che Francesco Gerace ha rivolto ai dirigenti delle due squadre cinquefrondesi che stanno per “ammainare” sommessamente le loro bandiere. Se ben riflettiamo, i due presidenti, l’Avv. Giuseppe Bellocco e Vincenzo Belcastro ne hanno avuto di coraggio e determinazione per continuare le loro sfide contro ogni ostacolo. Va dato merito a loro per la funzione altamente sportiva e identitaria che queste due squadre hanno assolto. Il merito va ampiamente esteso ai loro collaboratori, perchè tutti hanno voluto dedicare al paese e alle squadre il loro tempo e anche le loro tasche. Ciò che mi lascia perplesso è come gli altri attori di questo scenario paesano hanno operato alla luce delle situazioni di difficoltà che entrambe le squadre evidenziavano da qualche anno.
Punto primo:
se l’Amministrazione Comunale sapeva da tempo che il campo da gioco e le strutture pertinenti del “Corrado Cimino” erano irregolari, a mio modesto avviso lungimiranza e progettualità avrebbero voluto che si operasse nella direzione di dare priorità a questi lavori anzichè ad altre iniziative.Nelle more di tale situazione e nella massima stagnazione l’USD Cinquefrondese ha continuato a disputare le partire casalinghe…girovagando. E, come diciamo a Cincrundi “la cortara vaci a l’acqua fin’a chi si rruppi”, ecco che il momento di non fare come Don Chisciotte contro i mulini a vento è arrivato e i due presidenti hanno dovuto gettare la spugna.
Punto secondo:
per quanto concerne la Jolly Pallavolo (uno sport entusiasmante), ebbene questa è stata un’altra sonora sberla in faccia a chi aveva fatto pregevoli cose a Cinquefrondi. E, se la motivazione è solo quella della mancanza di fondi per gestire una squadra di serie B, penso sia molto strano che in un comune come Cinquefrondi, dove le realtà imprenditoriali di un certo livello, fiscalmente esistenti, non si siano trovati gli sponsor per aiutare una squadra di pallavolo di serie B. Le realtà di cui sopra (sono una trentina) hanno dichiarato complessivamente nel 2021 un fatturato di € 72.600.000 (diconsi 72 milioni e 600 mila euro). Vorrei precisare che nel 2021 una di queste aziende- e si può immaginare chi sia – ha dichiarato un utile di esercizio di € 10.172.985 (diconsi 10 milioni e 173mila euro).
Delle due l’una: o non si è cercato bene,ovvero, se lo si è fatto e l’aiuto è stato negato o eluso, vuol dire che gli egoismi economici- e non solo quelli – “ndi stannu rovinandu”.
Punto terzo:
ai calciatori della Cinquefrondese di qualsiasi età giunga l’hurrà di tutti gli sportivi del paese, di tutti quelli che hanno vestito i colori bianco-celesti, di quelli che li hanno amati, di quanti hanno tifato per essi. Ai calciatori dell’USD Cinquefrondese di quest’anno esprimiamo il ringraziamento per quanto hanno dato sul campo e il compiacimento per le attestazioni di correttezza con cui sono stati premiati.
Ai pallavolisti che continueranno a giocare altrove auguriamo cento, mille schiacciate ed un muro gigante contro gli egoismi. Si ricominci con le giovanili e con le ragazze.
Ad maiora semper!