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Venerdì santo, alle 9.30 comincia la Processione dei misteri. Protagonisti sono soprattutto i bambini e i ragazzi, è il loro momento di partecipare al memoriale della Passione di Gesù. Da qualche anno questo momento della nostra tradizione è stato arricchito, i bambini vanno in processione con i grandi, portano i simboli della crocifissione. E anche per questi piccoli è un impegno gravoso, il percorso è lungo, a volte fa freddo, a volte un pò di pioggia. Quest’anno c’è stato tanto sole, con fatica questi piccoli eroi si sono fatti strada portando a spalla le statue piccole o gli oggetti simbolo che vedrete nelle foto che seguono. Alla fine qualcuno era molto stanco, nonostante varie mamme, nonne e zie si siano sforzate di dare una mano, porgere una bottigilietta d’acqua o sorreggere le statue per qualche metro. Come una volta, la Pocessione dei misteri rappresenta per i piccoli il primo passo di ingresso nella vita adolescenziale e poi adulta, quasi una iniziazione.

La processione comincia

Questa seconda serie di istantanee racconta di momenti di fede e di allegria, ci regala gesti pieni di tenerezza e qualche sorriso. Soprattutto conforta l’attenzione dei catechisti e degli animatori della Processione, in particolare alla chiesa del Rosario, nel loro sforzo di  far capire ai ragazzi l’importanza e la serietà del gesto cui prendono parte.

Peppino Iannizzi, bandista storico, pur con qualche problema di salute, non vuole mancare almeno all’inizio della processione

 

 

 

 

 

I bambini schierati in ordine portano ciascuno un simbolo della Passione di Gesù

 

Il maestro Tonino Salaris guida la Banda Creazzo che accompagnerà la processione          

 

Bandisti di tutte le generazioni…  

Per portare le statue dei più grandi ci vuole tanta forza fisica…e anche le ragazze e le signorine non scherzano, come si può vedere in queste immagini. Una fatica offerta al Signore, una preghiera fatta di sudore e stanchezza

              Ragazzi sono il sole cocente, ma non demordono e onorano il loro piccolo grande impegno. La chiesa di san Franesco ormai tristemente chiusa. L persone tentate di accorciare il percorso nel Burgo. Una nonna che conforta la nipotina stanca e accaldata. Infine un bimbo bellissimo che ci accompagna alal fine della processione e ci fa guardare il futuro con un sorriso

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