Questa notizia è stata letta 542 volte
Il fascino del dialetto cinquefrondese, soprattutto di quella parte di esso che ormai è scomparso o va scomparendo del tutto. Anche se talvolta viene conservato, paradossalmente, da quei nostri concittadini che sono emigrati tantissimi anni fa, sopratutto in direzione di altri Paesi, e hanno mantenuto inalterate le forme linguistiche che si usavano al loro tempo. Oggi una nuova raccolta di parole.
di Mimì Giordano
Ecceomu – deriva dall’espressione di Ponzio Pilato quando espone alla folla Gesù tumefatto dalle percosse, deturpato dalle frustate e con la corona di spine. A Cinquefrondi l’Ecce Homo è una statua fra quelle della processione del venerdì santo. Per similitudine in dialetto si suole dire: “è cumbinatu comu l’EcceOmu” per descrivere una persona malandata, afflitta.
Érramu – errabondo, errante. A Cinquefrondi, espressione popolana era “Chimmu vai èrramu” simile a “Chimmu vai spertu“. Di facile comprensione….
Facciforìa – finzione,simulazione,adulazione,apparenza.
Facciprova – confronto faccia a faccia per ricercare la verità.
Facciòlu – falso,finto,voltafaccia,doppiogiochista.
Facendijari – darsi da fare, non rimanere inoperoso,sbrigare servizi e lavoretti non molto pesanti.
Faccìgghju – piccola falce,falcetto. Quando tanti anni addietro si voleva indicare l’orientamento politico di una persona senza esplicitarlo in modo chiaro, si soleva dire. ” tìzziu è di lu faccigghju” e si capiva bene per chi votava.
Factotu – dal latino factotum (persona che esplica diverse mansioni, soggetto versatile).
Falacchi – fango, acque limacciose
Farticchja – vulva,organo genitale femminile. In modo tutt’altro che dispregiativo, di una bella femmina si diceva ” Eni ‘na bella farticchjuna“
Fascedha – piccolo recipiente di vimini,utilizzato dai pastori per depositarvi le ricotte.
Ferrubbottu – dall’inglese ferry boat. Si tratta di un vecchio termine col quale,non solo a Cinquefrondi, si indicava la nave traghetto che trasportava passeggeri,mezzi e treni dalla Calabria alla Sicilia.
Fissa – al maschile fesso,minchione,stupido; al femminile ha un’indicazione anatomica,l’organo genitale femminile.
Fissarìa – dabbenaggine,sciocchezza. Frase: “Cumbinài ‘na fissaria” (Ho commesso una leggerezza) .
sono delle frasi che io tutto oggi li uso parlando con dei miei paesani pur essendo passati più di 60 anni che io manco dalla mia terra, grazie a voi che divulgate il nostro dialetto.
Caro compaesano Domenico Votano, siamo noi a ringraziarti per il tuo interesse alla rubrica del nostro dialetto che ho il piacere di curare personalmente. Tu sarai anziano come me- io compirò 70 anni fra 2 mesi – e quindi ti porti dentro parole ed espressioni “cincrundisi” che costituiscono un legame con le radici e con la storia della tua famiglia. Mi farebbe piacere sapere dove vivi, perché più lontano sei e più forte sarà l’emozione ogni qualvolta leggerò un tuo commento.
Un caloroso abbraccio dal nostro amato paese.
Mimì Giordano