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Cari amici di Cinquefrondi e dintorni stasera (sabato 27 maggio) alle 18.30 il nostro concittadino, nonchè giornalista, scrittore e professore universitario Giorgio Ieranò sarà a Polistena per presentare il suo ultimo libro.
L’evento è in programma nella sala convegni di Palazzo Avati. Il famoso scrittore è stato invitato dall’Associazione culturale ‘G. Marafioti’ e dall’Università Pegaso per una serata nella quale far conoscere la sua ultima fatica letteraria, un libro che s’intitola semplicemente ‘Atene’ e di cui il nostro sito ha già riferito (leggi qui https://www.cinquefrondineltempo.it/giorgio-ierano-e-il-mistero-dello-scheletro-nella-metropolitana-di-atene/ ).
Ma sarà anche l’occasione per incontrare e conoscere da vicino il grande scrittore originario di Cinquefrondi e scoprire la sua infanzia cincrundisa: Ieranò attualmente vive e lavora a Trento, i suoi genitori erano di Cinquefrondi e nel nostro paese vivono ancora tantissimi suoi familiari (Ieranò, Carlino, Zangari e altri).
Il prof. Ieranò è una figura di assoluto prestigio per noi cinquefrondesi, per il suo ruolo nell’Università di Trento, per i suoi trascorsi al Corriere della sera e in altri importanti giornali, e perchè ha pubblicato tanti libri di successo con grandi case editrici. A Cinquefrondi per molti è ancora quasi uno sconosciuto. Ora grazie all’iniziativa di questa associazione culturale polistenese, e soprattutto grazie all’intraprendenza del suo direttore Piero Cullari, tutti potranno conoscere meglio il prof. Ieranò. Chi intanto vuol farsi un’idea su di lui può documentarsi rapidamente cliccando qui https://www.cinquefrondineltempo.it/lincredibile-storia-dello-scrittore-di-origini-cinquefrondesi-i-cui-libri-fanno-impazzire-gli-italiani/
Qualche giorno fa presentando l’iniziativa, Cullari ha scritto : “siamo onorati di presentare l’ultima fatica letteraria del grandissimo prof. Giorgio Ierano. La Cultura raggiunge picchi altissimi con la presenza dello scrittore nella nostra e sua amata terra. Polistena diventa centro di attenzione europea nel mondo della Cultura”. Sono parole che non si può non condividere: con lo scrittore figlio di cinquefrondesi, siamo infatti davanti a un personaggio davvero speciale di cui il nostro paese e la Calabria possono andare fieri.
Appuntamento dunque stasera a Polistena ore 18.30, sala convegni Palazzo Avati
Una bella iniziativa si è rivelata quella di Piero Cullari di Polistena e di chi ha collaborato alla riuscita della serata dedicata alla presentazione del libro ATENE del Prof Giorgio Ieranò. Vorrei fare qualche riflessione sulla suggestiva narrazione del Prof. Giorgio Ieranò di alcune tracce della storia di Atene e dei suoi giacimenti storici e architettonici. Si è trattato di due ore intense, suggestive, evocative con la pregevole introduzione del Prof. Nicodemo Misiti che ha posto in modo mirato domande e stimoli al Prof. Ieranò e a cui l’uditorio ha riservato la massima attenzione. Non azzardo alcun commento che non mi competerebbe, non avendo studiato in gioventù al Liceo Classico, ma propongo in questo sito la domanda che avrei desiderato fare, se fosse stata prevista dal programma dell’evento. Ho appreso che anche l’antica Atene,seppur pensata come un’isola aristocratica e democratica al contempo, guerriera e protetta dagli dei, ha patito le invasioni, i saccheggi, le orde barbariche, le guerre contro i turchi, la presenza di padroni del nord europa, di inglesi. Anche il Partenone è stato tempio prima pagano, poi cristiano e anche musulmano; anche la lingua greca ha subito le sue contaminazioni. Ebbene, alla luce di quanto ho ascoltato e appreso, avrei chiesto al Professore Ieranò se, a suo avviso, la grecità e la sua ricca mitologia potrebbero generare un processo di trasformazione culturale nelle nuove generazioni e infondere luce a quest’epoca di oscurantismo e ripiegamento su valori effimeri, su un pensiero appiattito, senza tensione ideale e su un linguaggio evocativo e comunicativo spesso banale e molto spesso banalizzante. Avrei domandato al Professore Ieranò quanto il Mito è essenziale nell’animo dell’uomo per trascendere la quotidianità e la massificazione e perseguire obiettivi alti.
Sono convinto che il Professore Ieranò non intercetterà questa domanda sul nostro sito web, ma se Francesco Gerace o qualche appassionato lettore o lettrice,magari docente, volesse intervenire con un proprio parere su questo argomento, sarei stracontento di ampliare la mia conoscenza.