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Oggi una storia che profuma di amicizia, di famiglia, di amore e anche di libertà, che coinvolge una famiglia di Cinquefrondi e una ragazza nata in Albania. Nella veglia pasquale in Vaticano infatti una giovane è stata battezzata da Papa Francesco ed ha avuto per madrina la signora cinquefrondese Angela Galluzzo.
Durante la cerimonia, trasmessa in diretta tv mondiale, otto persone adulte hanno ricevuto direttamente dal Papa il sacramento del battesimo: quattro italiani, due coreani,un giapponese e una albanese.
La ragazza di cui parlimo qui è quella albanese, si chiama Erisa Margherita Ruzhdija, ha 31 anni e da qualche tempo vive in Italia. Si è laureata a Tirana in ingegneria civile, poi si è trasferita a Torino per completare la magistrale, e qui ha conosciuto Maria Concetta Bellocco, la prima donna ingegnere della storia di Cinquefrondi (ne abbiamo già parlato su questo sito https://www.cinquefrondineltempo.it/maria-concetta-bellocco-lingegnere-che-ha-frugato-nel-sottosuolo-del-paese/ ) e figlia, appunto, di Angela Galluzzo e Peppino Bellocco.
Le due ragazze ingegnere hanno cominciato la loro carriera professionale nella stessa azienda. “Ci siamo conosciute a Milano, racconta Maria Concetta, eravamo nella stessa società di ingegneria, entrambe progettiste ed entrambe alla prima esperienza lavorativa. È nata subito una grande simpatia, siamo diventate molto amiche. Essendo entrambe alla ricerca di casa, siamo perfino andate a vivere insieme e ci siamo trovate veramente molto bene. Parlavamo tantissimo e di ogni cosa”.
Erisa è venuta tante volte a Cinquefrondi, e quindi ha conosciuto il paese e tanti paesani, soprattutto familiari della sua amica: “Ha conosciuto tutta la mia famiglia ed io la sua e anche loro si sono affezionati a noi. Ci siamo sempre dette che gli albanesi sono simili ai calabresi, affabili, disponibili e di cuore. Lei è stata a Cinquefrondi diverse volte, e venuta anche al mio matrimonio e a quello di mia sorella”.
Le due ragazze hanno continuato la loro amicizia anche a distanza: a un certo punto infatti Erisa è andata a lavorare a Roma, Maria Concetta ha cambiato pure azienda, ma è rimasta a Milano. “La nostra amicizia non ne ha risentito, è sempre ben salda e siamo molto unite”.
Fin qui sembra una storia come tante, molti che hanno studiato fuori si sono fatti degli amici cari e creato legami importanti, rimasti vivi e forti anche dopo la conclusione degli studi o dopo le prime esperienze lavorative. Ma nel caso di Erisa è successo qualosa di più, perchè lei a un certo punto della sua vita ha cominciato a porsi domande sul senso dell’esistenza e sulla fede. In patria non l’aveva mai fatto, lì purtroppo 70 e più anni di comunismo hanno fatto terra bruciata non soltanto della libertà e dei beni materiali ma anche della libertà religiosa. Tutti ricordano il trattamento subito da santa Teresa di Calcutta, cui proibirono addirittura di visitare la mamma morente. Per non dire delle chiese distrutte e dei cristiani costretti a nascondersi. Fu un tempo buio nel quale una ideologia pretendeva di disporre anche del sentimento religioso delle persone, argomento vietato per legge. Altri tempi, per fortuna.
“La mia amica -racconta l’ingegnera Bellocco- è nata subito dopo la caduta del regime comunista e in quegli anni la professione di fede era un diritto negato, quindi lei è cresciuta senza comprenderne il significato, senza avere nessuno con cui parlare per saperne di più. In Italia ha cominciato ad approfondire, ad avere le prime risposte ai suoi interrogativi e si è avvicinata al cristianesimo. Quello che sentiva professare in chiesa non era così lontano dai valori che i suoi genitori e la sua famiglia le avevano impartito fin da bambina. Così ha deciso di intraprendere il cammino di catechesi. E stasera finalmente il battesimo, la comunione e la cresima. Mia madre è la sua madrina, Erisa l’ha scelta perché vede in lei una guida, un supporto quando la sua vera mamma è lontana, ed anche una consigliera dal punto di vista cristiano e personale”.
In che modo la tua amica è finita tra le poche persone cui Papa Francesco ha fatto il battesimo ? “Erisa ha seguito il percorso di catechesi in una delle tantissime parrocchie di Roma e lì le è stato proposto di scrivere una lettera al Papa, spiegando le motivazioni per cui aveva deciso di prendere i sacramenti. La stessa cosa so che hanno fatto tanti altri che hanno chiesto di essere battezzati da adulti. Il Papa ha letto le loro lettere e ne ha scelte otto, e lei è una di queste”.
“Siamo tutti molto felici ed emozionati. Siamo tutti insieme a Roma a festeggiare la mia sorellina albanese e la Pasqua. Sono venuti direttamente da Patos (vicino a Tirana) i genitori Eleni e Gramoz, il fratello Elsi, la sorella Ina con il marito Indrit e il loro bimbo Sidrit. Ci siamo io e mio marito, mia mamma (Angela Galluzzo) che ha fatto la madrina, mio papà (ndr, Peppino Bellocco). C’è pure il fidanzato di Erisa, un ragazzo di Bergamo che si chiama Davide venuto fin qui con la sua famiglia, e poi anche alcuni zii e cugini che vivono in Italia”. Insomma è stata proprio una bella festa di famiglia e di famiglie. Non c’era modo migliore di festeggiare la Pasqua.
Questa di abbracciare la nostra Religione è stata una decisione ponderara scelta senza imposizioni che dimostra una reale integrazione al mondo che l’ha accolta senza pregiudizi razziali e giusta benevolenza