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Il 6 gennaio del 1871 moriva un personaggio cinquefrondese che dopo essere stato sindaco e consigliere provinciale, divenne uno degli uomini di fiducia del Re Ferdinando in Calabria, tanto da diventare Sottintendente (una secie di governatore) nel comprensorio di Gerace e di Palmi. Quest’uomo si chiamava Francesco Della Scala, da non confondere con il nipote che poi diverrà un leggendario amministratore del comune di Cinquefrondi e di cui abbiamo parlato in un precedente articolo.
L’alto funzionario del re era un uomo robusto e tutto sommato di sana costituzione fisica, ma sulle spalle dei suoi 70 anni c’era il peso di avvenimenti terribili che avevano scandito la sua ordinata vita di alto burocate di Stato e di fedele servitore della corona borbonica. Gli ammazzarono un giovane figlio, a pochi passi dalla sua casa nel Corso, durante una cruenta sparatoria per ragioni politiche.
Alla caduta del Regno, il sottintendente fu accusato di gravi crimini e finì in carcere, umiliato. Lui che aveva fatto della serietà e del rigore la sua regola di vita, ne soffrì molto, poi le accuse caddero e tornò libero e riabilitato. Ma il danno anche fisico, oltrechè morale, ormai era stato fatto.
Il governatore Della Scala ebbe una parte rilevante anche nei fatti che seguirono il miracolo di san Rocco a Cinquefrondi alla metà del 1800, e in numerose altre questioni locali.
A queste e molte altre vicende meno conosciute della vita del sottintendente Della Scala e della Cinquefrondi del suo tempo, è dedicato un ampio capitolo del mio nuovo libro
Francesco Della Scala e altre storie dimenticate
Il volume è in vendita presso il negozio di Angela Fazzari in viale Pertini n. 71. Per informazioni 328-3485938
Disponibili anche le ultime copie de ‘Il generale di Dio‘ uscito l’anno scorso nel quale si raccontano la vita e le peripezie del vescovo nostro concittadino mons. Giovanni Marra.
Fra pochi giorni ci sarà anche la seconda edizione di ‘Lessico dell’anima‘, che contiene il racconto di tante vicende cinquefrondesi degli ultimi anni.